Nelle regate chi rimane sottovento viene investito dai rifiuti della barca avversaria.
E’ un vento già usato, di seconda mano, che non gonfia le vele.
E’ ovvio che esiste la possibilità di cambiare questo destino.
Si può virare quando l’altro non se l’aspetta e sfilarlo a poppa, ma la manovra deve essere decisa e millimetrica… come il lancio di una freccia.
Se si sbaglia, la regata è perduta.
(Quattrocento – Susana Fortes)
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