Lo vogliamo dire una volta per tutte?
Aveva ragione Gaber: la destra e la sinistra non esistono più. Sono categorie vecchie, rigide, cristallizzate.
Nell’era della condivisione, della velocità di cambiamento, della capacità di adattamento, bisogna superare ogni tipo di barriera ideologica pregiudiziale.
Ciò non vuol dire che le differenze non ci siano, anzi. Però non sono nette, escludenti.
Piuttosto dovremmo cominciare a premiare le differenze includenti, cioè quelle idee che riescono a coagulare attorno a sé il maggior numero di persone.
Per questo motivo mi auguro che Renzi vinca le primarie, non perché sono sicuro che farà bene e perché la penso al 100% come lui.
Piuttosto perché mi sembra sia, attualmente, l’unico che porti avanti questo nuovo modo di fare.
Così come mi auguro che le primarie si facciano nell’area conservatrice, esprimendo candidati che sappiano parlare anche all’area progressista.
Questa secondo me è l’unica strada per aiutare l’Italia ad uscire dal guano.
Non ci sono ricette miracolose, ma persone che si impegnano attorno ad un’idea, cominciando da sé.
Consapevoli che solo insieme agli altri, e non contro, si vincono le partite importanti.