Gabriele Granato
Test sulla felicità
Potendo scegliere cosa vorreste vi accadesse per vivere una vita felice?
Promemoria per chi vuole cambiare (veramente)
Il percorso innovativo segue strade precise che vanno:
- dal profitto allo scopo
- da una struttura gerarchica ad un network
- dal controllo alla collaborazione
- dalla pianificazione alla sperimentazione
- dalla chiusura alla trasparenza
10 cose che i tuoi consumatori vorrebbero tu sapessi di loro
Conosci bene i tuoi consumatori? Le loro abitudini, esigenze e desideri?
Soprattutto se hai uno shop online, e non puoi quindi avere un rapporto “fisico” con i tuoi clienti, si rende necessario rispondere a queste domande ed approfondire gli usi e i costumi dei tuoi utenti online.
10 cose che i tuoi consumatori vorrebbero tu sapessi di loro.
- Pensano che un servizio “buono” di qualità abbia un valore maggiore di un servizio “veloce”: 15 minuti di paradiso è meglio che 5 minuti di inferno.
- Amano le personalizzazioni: saranno molto lieti di pagare di più per avere un prodotto/servizio che è solo loro e di nessun altro.
- Ti ricorderanno se tu ti ricordi di loro: se riesci a ricordare il loro nome penseranno che avrai la stessa attenzione e dedizione anche nell’offrire loro il miglior prodotto/servizio.
- Ci sono poche cose di cui i clienti parlano più di una piacevole sorpresa: se riesci a catturare la loro attenzione sorprendendoli, saranno tuoi per sempre (se per esempio hai un negozio di abbigliamento da donna puoi regalare un foulard per ogni acquisto di un costoso tailleur).
- Creare valore con i clienti non è un’attività costosa: il concetto “Frugal WOW” è molto importante per le piccole aziende o gli store online.
- I consumatori rimarranno “attaccati” ai tuoi programmi di fedeltà: devi però dare loro un buon motivo.
- I consumatori amano le storie legate ai brand: ma riuscirai a vendere di più solo se l’utente percepisce che la storia è vera ed originale.
- Se stai provando ad innovare, i tuoi clienti fedeli sono una grande risorsa: molte ricerche hanno messo in evidenza la relazione tra i clienti acquisiti e l’innovazione aziendale.
- Vogliono vivere un’esperienza: vendere del “tempo” piuttosto che un prezzo basso è il miglior modo per dare valore al tuo brand.
- Se non parli di soldi, i clienti si sentiranno maggiormente al centro dell’attenzione: i consumatori non vogliono sentirsi un numero, ma delle persone.
SEO: classificare gli intenti di ricerca
A cosa serve la SEO? A fornire risposte utili e rilevanti a coloro che effettuano una ricerca.
Per questo motivo, per chiunque abbia voglia di realizzare una strategia seo, si rivela essenziale comprendere a fondo qual è l’intento di ricerca degli utenti, o in altre parole, cosa desiderano realmente trovare.
Deve essere chiaro a tutti che l’utente web quando effettua una ricerca su Google vuole trovare qualcosa di specifico, e non arrivare su una pagina qualsiasi.
Determinare l’intento di ricerca
Come prima cosa è utile effettuare una classificazione degli intenti di ricerca, capire quali sono le differenti tipologie di ricerca in modo tale da schematizzare e quindi semplificare la nostra analisi.
La ricerca può essere effettuata con l’intento di:
- di navigazione
- di informazione
- transazionale
Ricerche con l’intento di navigazione
L’intento di ricerca di navigazione è quello di individuare un determinato sito web oppure una particolare pagina web, un forum, una directory, un portale o un blog. Spesso l’utente ha ben in mente il sito che vuole raggiungere ma non ne ricorda esattamente il nome oppure lo ha completamente dimenticato. O ancora non ricorda l’estensione del dominio di primo livello (.it o .com), quindi utilizza il motore di ricerca per agevolare la navigazione.
Pensiamo a tutti coloro che cercano su Google la parola “Facebook”: chi di noi non lo ha mai fatto?
Ricerche con l’intento di informazione
L’intento di ricerca informativo si configura quando l’utente cerca di individuare il contenuto relativo ad un determinato argomento, vuole apprendere una particolare nozione, in pratica si vuole informare su qualcosa.
Che tempo fa oggi? Qual è il risultato della partita? Quando parte il treno per Torino?
Il motore di ricerca qui viene usato come suggeritore di risposte.
Ricerche transazionali
L’intento della ricerca transazionale è finalizzato al compimento di un’azione: comprare un prodotto, chiedere informazioni su un servizio, registrarsi ad una newsletter, noleggiare un auto. L’utente in questi casi utilizza il motore di ricerca per trovare un sito web che possa offrirgli ciò che vuole comprare o a cui possa richiedere l’esecuzione di alcuni servizi.
Conclusioni per fare SEO
Come è facile immaginare la maggior parte delle ricerche sono di carattere informativo, circa 8 su 10 sono effettuare con l’obiettivo di reperire un’informazione, chiedere qualcosa, capire un determinato argomento. E solo 2 su 10 sono navigazionali o con l’intento di effettuare una transazione.
Capire cosa spinge gli utenti ad effettuare una determinata ricerca, le modalità utilizzate per scrivere la query e comprendere come Google reagisce a tali ricerche sono attività fondamentali per coloro che fanno SEO e sono certamente propedeutiche a tutte le operazioni tecniche on-page e off-page.
Prima è necessario capire e solo dopo si può agire, specialmente quando si fa SEO.