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Fare bene il proprio lavoro

Secondo Seth Godin noi lavoriamo per:

  1. I SOLDI
  2. vincere delle sfide
  3. piacere
  4. l’impatto che ha sul mondo
  5. la reputazione che si acquista nella propria comunità
  6. risolvere problemi
  7. essere parte di un gruppo e per raggiungere obiettivi comuni
  8. essere apprezzato

Perchè la stragrande maggioranza delle persone si focalizza solo sul primo punto?

I soldi, come da sempre ci hanno insegnato, sono importanti ma non sufficienti per vivere una vita degna del suo nome.

Bisogna dare valore ad altre cose, dobbiamo imparare a godere delle piccole cose.

Preferisco non essere ricco, ma respirare aria pura. Preferisco non avere l’auto di lusso, il cellulare ultimo modello e il pantalone di marca, ma far crescere le nuove generazioni senza la criminalità organizzata.

Può sembrare strano, ma tutti questi concetti sono collegati.

Come ha detto Saviano, le mafie si combattono (e quindi si migliora il mondo) facendo ognuno di noi bene il proprio lavoro.

Ed il proprio lavoro si fa bene quando oltre ai soldi ci sono altre ragioni che ci spingono la mattina ad alzarci dal letto.

Il Cluetrain Manifesto

se quest’anno avete tempo anche per una sola idea, questa è la sola da non perdere

non siamo spettatori, né occhi, né utenti finali, né consumatori

siamo esseri umani e la nostra influenza va al di là della vostra capacità di presa

cercate di capirlo

Il Cluetrain Manifesto

I mercati online cominciano a organizzarsi da soli molto più rapidamente delle aziende che tradizionalmente li rifornivano.
Grazie alla rete, i mercati diventano più informati, più intelligenti e più esigenti rispetto alle qualità che invece mancano nella maggior parte delle aziende.

… gente della Terra

…il cielo è aperto verso le stelle. Le nuvole ci passano sopra notte e giorno. Gli oceani si alzano e ricadono. Qualsiasi cosa possiate aver sentito, questo è il nostro mondo, il posto in cui dobbiamo stare. Qualsiasi cosa vi abbiano detto, le nostre bandiere sventolano libere. Il nostro cuore va avanti per sempre. Gente della Terra, ricordate.

E-Business e variabili macroeconomiche

Il crescente utilizzo delle tecnologie informatiche o ICT come strumento di business (E-Business) influisce profondamente sull’economia di un paese. Molti studi hanno infatti dimostrato che le variabili (macro)economiche sono strettamente correllate all’andamento dell’E-Business che quindi ha un impatto significativo sui flussi economici nel breve e nel lungo periodo.

In ordine sparso è possibile analizzare alcune di queste correlazioni.

1 – Le soluzioni di E-Business, andando a migliorare la fluidità dei processi aziendali e diminuendo alcuni costi fissi, aumentano la produttività delle imprese, di conseguenza i loro profitti, quindi la crescita economica di un paese (PIL).

E-Business = Produttività + Costi = Profitti imprese = PIL

2 – Le transazioni B2B (Business to Business) permettono alle aziende di essere più facilmente interconnesse tra loro, aumentando la quantità degli scambi commerciali e informativi.

B2B + Interconessione Imprese = Scambi commerciali = PIL

3 – Gli strumenti di B2C (Business to Consumer), consentendo ai consumatori di acquistare qualsiasi prodotto in un qualsiasi punto del pianeta, espandono i mercati e aumentano la competizione tra le imprese che sono costrette a fare i conti con più competitor. Ciò comporta l’abbassamento dei prezzi dei beni e un aumento globale del livello dei consumi.

B2C = Espansione mercati + Concorrenza = Prezzi + Consumi = PIL

4 – Le ICT aumentano l’efficienza delle imprese e l’efficacia delle politiche aziendali. La loro maggior competitività influenza sul lungo periodo l’andamento del PIL.

ICT = Efficienza + Efficacia = Competitività = PIL

5 – I pagamenti e i soldi elettronici influenzano le politiche monetarie poichè creano gli “inside money”, che sono i soldi  creati dalle aziende private anziché dalle banche centrali.

E-Money + E-Payment + Inside Money = Efficacia Politica monetaria

6 – Le transazioni commerciali elettroniche potendo essere transanazionali possono influenza, e qualche volta limitare, le politiche fiscali nazionali.

E-Commerce = Efficacia Politica fiscale

Più tasse, meno salute

Il governo annuncia: più tasse per la sanità nelle regioni in deficit. E naturalmente la Campania è una di queste.

Le regioni in rosso non potranno più usufruire dei fondi FAS per ripianare il deficit sanitario e questo significherà necessariamente pagare più tasse.

Riepilogando: le regioni dove il livello sanitario è più basso sono quelle che spendono di più per la sanità; da oggi avranno meno fondi per migliorarlo e a questo punto è prevedibile che peggiorerà ancora. I cittadini di queste regioni, che emigrano al nord anche per farsi curare, pagheranno quindi di più per usufruire di un servizio pessimo che a breve raggiungerà il livello “chiavica“.