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Cercasi ragazzo per consegne

In giro per la rete sta spopolando questa foto di una pizzeria napoletana (il presupposto da conoscere è che stasera il Napoli giocherà in Champion League e la Juventus no).

La trovo un’azione di marketing fantastica.

In effetti ci dimostra che bastano un’idea, un foglio ed una penna per ottenere un ritorno eccezionale.

Ps. io avrei messo in un angolino anche il nome della pizzeria 🙂 però il fenomeno andrebbe studiato!

Il valore Social dei Brand Leaders

Secondo il sito sociagility.com, analizzando le 100 aziende più rilevanti a livello mondiale e utilizzando come parametri di comparazione la popolarità, la ricettività, l’interazione, la grandezza del network e la fiducia, si può stilare questa classifica dei 20 Top Brand Leaders:

Il dominio assoluto di Google sembra inavvicinabile, ma forse anche per questo gli sviluppi futuri acquistano ancor più interesse :-).

Social Commerce: il futuro del commercio elettronico

Da Wikipedia:

Il Social Commerce è l’evoluzione in senso web 2.0 del commercio online (e-commerce), che consente a una maggiore interattività e partecipazione da parte dei clienti, attraverso blog, sistemi wiki e la condivisione di articoli scritti dai membri delle community.
Questa nuova modalità di commercio elettronico abbraccia in pieno la tesi che caratterizza il cosiddetto Cluetrain Manifesto: “i mercati sono conversazioni”.”

In parole semplice con il termine Social Commerce si fa riferimento a quel fenomeno che unisce il tradizionale processo di shopping online con le classiche interazioni dei social media.

Troviamo tutti gli aspetti chiave del web 2.0 fondato sulla condivisione e partecipazione, i quali vengono convogliati sull’attività di shopping online, creando una community che aiuta nell’acquisto con suggerimenti, proposte e promozione di nuovi prodotti.

Il social commerce capovolge il paradigma secondo il quale siano esclusivamente le aziende a proporre i propri prodotti ai clienti, ma fa in modo che siano gli utenti a raggiungere i prodotti attraverso la comunicazione sociale e le nuove piattaforme digitali.

 

L’apertura verso il mercato e la bidirezionalità della comunicazione sono i fattori peculiari del social commerce, senza i quali, oggi, nessuna azienda può dirsi moderna e competitiva.

I canali e le tecnologie necessarie sono già disponibile: ciò che è difficile è far percepire alle aziende il grande potenziale dietro un uso sapiente di tali mezzi, nel momento in cui si sa come le persone la usano per fare acquisti.

Mettere al centro il cliente, e non il prodotto, è fondamentale per riuscire a stare su questo mercato in rapidissima evoluzione.

In questo modo l’uso dei Social Network diventa fondamentale per coloro che vogliono sfruttare il mercato online, proprio perché è cresciuto enormemente l’uso delle reti sociali da parte degli utenti nell’ambito del commercio elettronico.

Non si racconta nulla di nuovo affermando che:

  1. gli utenti esprimono sempre più spesso le loro intenzioni di acquisto e preferenze prima di tutto sui social network;
  2. e su queste piattaforme non cercano solo recensioni di prodotti, ma chiedono soprattutto un consiglio, feedback, ai propri conoscenti e amici;
  3. infine dopo l’acquisto parlano di quello che hanno comperato, condividendo nel bene e nel male la storia di quello che è successo con il loro prodotto.

In conclusione lo sviluppo del social commerce apre notevoli e reali possibilità di business online, offrendo la possibilità di raggiungere i propri potenziali clienti in maniera diretta ed efficace, in quanto ciò che spesso spinge ad acquistare un determinato prodotto è la consapevolezza di un feedback positivo da parte di chi l’ha già acquistato.

Costa Crociere e la potenza della rete

La tragedia della Costa Concordia mostra per l’ennesima volta la potenza della rete.

Dopo solo 2 giorni dalla sciagura sappiamo già tantissimi particolari importantissimi sull’incredibile evento (alcuni di una gravità assoluta) e conosciamo cose che solo 10 anni fa non sarebbero mai arrivate così velocemente alla pubblica opinione.

Il “merito” è di Internet che ha una funzione sociale importantissima: obbliga le aziende grandi e piccole a tenere comportamenti etici e ad offrire i servizi che promettono, altrimenti il danno di immagine può essere incommensurabile.

Costa Crociere ci sta provando a contenere i danni dovuti alle sue mancanze, ma ormai è troppo tardi, tutti gli errori verranno fuori: dal personale straniero non addestrato, all’obsolescenza delle lance e dei cavi, alla (presunta codardia) del capitano.

Internet è un diritto: lo dice la Costituzione!

Internet è fondamentale per lo sviluppo economico, sociale e culturale di ogni paese. Non si può più prescindere dalla rete, dalla condivisione, dagli strumenti e potenzialità che questo strumento (?) ci mette a disposizione.

Come? Strumento? Quindi Internet è uno strumento?

Qualcuno la pensa così. Uno su tutti Vint Gray Cerf, vicepresidente di Google, considerato uno dei padri fondatori della rete, che considera internet come un fattore abilitante dei diritti umani, ma non un diritto in sé.

Umilmente però io mi permetto di dissentire. Penso infatti che Internet sia un diritto fondamentale ed universale, a maggior ragione in Italia con la Costituzione attualmente in vigore (i padani verdi ancora non sono riusciti ad abolirla, vero?).

Mi spiego meglio e cerco di arrivare alla mia conclusione ragionando (spero :-)).

Articolo 4 della Costituzione (1° parte Principi Fondamentali):

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Al giorno d’oggi quali sono le condizioni che rendono effettivo questo diritto? E se mancano queste condizioni è possibile garantire lavoro, sviluppo e progresso?

Articolo 9 della Costituzione (1° parte Principi Fondamentali):

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Se lo sviluppo della cultura è un diritto fondamentale, allora internet che è sia sviluppo che cultura (condivisa, partecipata, diffusa), che ricerca e scienza, lo è ancor di più.

Articolo 17 della Costituzione (Diritti e doveri nei rapporti civili):

I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi.

Articolo 18 della Costituzione (Diritti e doveri nei rapporti civili):

I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente.

Le persone si riuniscono e si associano in rete, da New York partecipo alla riunione della mia società a Sidney e parlo con mia sorella a Tokyo.

Articolo 21 della Costituzione (Diritti e doveri nei rapporti civili):

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Bisogna aggiungere qualcosa a questo articolo?

Potrei anche andare avanti, ma penso sia sufficiente.

In conclusione, ritengo che oggi non è più possibile affermare che internet sia un semplice mezzo o strumento, bensì è qualcosa di più, molto di più.

E’ entrato nelle nostre menti, nelle nostre viste, all’interno dei meccanismi della società contemporanea chi non ha accesso alla rete è un emarginato, pertanto se tutte le persone sono uguali, tutte hanno diritto a partecipare, conoscere, condividere, vivere la rete.

Internet è un diritto, e bisogna garantirlo a tutti, subito!

E dobbiamo percepirlo come tale: come fondamentale per lo sviluppo sociale ed economico, necessario per vincere l’ignoranza e il sottosviluppo, arma primaria per combattere le ingiustizie sociale e garantire l’equità e la pace.

Io ci credo!