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Stupidi al Quadrato

Su National Geographic Channel da stasera 15 settembre 2015 alle 21.25 torna la seconda stagione di “Stupidi al Quadrato“, anticipata da una campagna social molto, molto divertente e ben fatta 🙂

Troviamo una serie di illustrazioni fatte veramente bene.
Si parte da uno stupidi al quadrato con Effetto Magnus:

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Stupidi al quadrato e la forza di frizione.130057

Come cadere “bene” dalla bicicletta è importante per non passare da stupidi 😉

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Anche piegare le ginocchia serve a non farsi male durante una caduta.

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Gli stupidi poi ci spiegano anche quanto volte saltano i pallavolisti durante una partita, tante… tante…

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Richard Hammond ci accompagna per una interminabile raccolta di sfortunati incidenti e brutte figure, complice un eccessivo coraggio o semplice incoscienza.
Ogni settimana Stupidi al quadrato ci presenta più di 50 clip di straordinari errori che, grazie ad animazioni ad hoc e all’uso di un super slo-mo, ci aiuteranno a capire la fisica, la chimica e la biologia, presentando dettagli forensi per spiegare l’aspetto scientifico dietro all’irrazionalità umana. E se gli incidenti degli essere umani possono essere divertenti, nei nuovi episodi scoprirete che quelli degli animali lo sono ancora di più!

Gattini imbranati, cani speciali e animali selvaggi che si trasformano in bestioline adorabili con le loro avventure spericolate, se vi piacciono Stupidi al quadrato è la trasmissione fatta per voi!

Per un pugno di dollari stai per fallire e te lo meriti pure

Quando un’azienda con una Fanpage su Facebook incontra un’azienda con un vero sito Web, l’azienda che sta solo su Facebook (perché tanto che mi serve il sito, qui spendo poco e posso mettere pure le foto di mia suocera al mare) è un’azienda morta!

(Clint Eastwood in “Per un pugno di dollari stai per fallire e te lo meriti pure“)

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Da Galileo a Google: come i Big Data ci aiutano a conoscere noi stessi

“Grazie alle nostre conoscenze, scopriamo noi stessi.
Ogni nuova lente è anche un nuovo specchio.”

La Big Data Revolution è in atto! Stiamo parlando di come le persone creano una memoria storica delle loro attività e quindi di come mantengono e utilizzano le conoscenze acquisite. Quindi è facile prevedere che le sue consequenze trasformeranno interamente il modo di guardare il mondo che ci cirdonda, ma anche noi stessi e il modo in cui affronteremo le sfide future.
In pratica ci consentirà di creare nuovi ambiti che renderanno possibile per la nostra società scoprire e sondare in modo più efficace la sua stessa natura.

È sotto gli occhi di tutti che i Big Data stanno cambiando le discipline umanistiche, le scienze sociali, il commercio e tutto quell’insieme di regole che fino a poco tempo fa sembravano immutabili.
Come una lente ottica è in grado di trasformare e manipolare in maniera affidabile la luce, allo stesso modo le nuove tecnologie digitali ci permettono di utilizzare efficacemente e al meglio ogni tipo di informazione.

Ciò che rende la nostra epoca diversa da tutte quelle precedenti appunto la digitalizzazione delle informazioni; data la grandissima quantità di dati a nostra disposizione da analizzare e avendo d’altra parte una potenza di calcolo sempre più efficiente e performante, ecco che diventa possibile ampliare le nostre conoscenze e scoprire sempre nuovi punti di vista.

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L’analisi dei Big Data, l’estrazione sempre più affidabile e consapevole delle informazioni dall’infinita mole di dati a nostra disposizione, ci permette di estrarre significato utile alla crescita cultuale globale.
In un mondo nel quale in un’ora si “twittano” più parole di tutte quelle presenti nei testi scritti nell’Antica Grecia, una razionalizzazione qualitativa della conoscenza diventa forse fondamentale per l’intero genere umano, permettendoci allo stesso tempo di conoscere meglio noi stessi.

(Di seguito alcuni grafici che estraggono i termini presenti in decine di migliaia di libri e ci mostrano l’utilizzo di alcune parole nel corso dei secoli, dimostrandocome l’umanità sia cambiata allo scorrere del tempo. Un’analisi del genere è possibile oggi solo grazie alla digitalizzazione dei libri e all’enorme potenza di calcolo dei computer: insomma grazie ai Big Data 🙂 ).

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(Testo liberamente ripreso e adattato da brainpickings.org – “From Galileo to Google: How Big Data Illuminates Human Culture” by Maria Popova)

La #cookielaw all’italiana

Il 3 giugno 2015 verrà ricordato come l’armageddon della tutela della privacy, il giorno dell’apocalisse della profilazione, il momento in cui i BISCOTTI presero il potere!

Tuttavia poi basta andarsi a fare un giro sui sito web delle nostre istituzioni e ci si rende conto che se non si sono adeguati loro forse tutto questo sbattimento è alquanto ingiustificato 🙂

www.interno.gov.it/it
www.garanteprivacy.it
www.quirinale.it
www.europa.eu
www.Trenitalia.com
www.mef.gov.it (ATTENZIONE questa è bella e può fare scuola 😀 qui il bannerino c’è ma non hanno anonimizzato Google Analytics e quindi non vengono bloccati preventivamente i cookie di profilazione)
– e via così come sopra

Insomma la solita cosa all’italiana, un casino tremendo, chi si adegua e chissenefraga! alcuni si gettano dalla finestra, altri che cercano di racimolare qualche spicciolo lucrando sull’ansia e l’ignoranza, altri spengono tutto e si danno all’ippica.

Alla fine il risultato è che si tratta di la cookielaw è una normativa inutile se applicata (male) in questo modo e che non tutela la privacy ma va solo a rendere ancor più caotico un mondo che – tra Digital Guru (che a stento sanno accendere un computer), Fuffa Agency (che vendono pure la nonna in carriola) ed esperti del digitale (inteso come Mediaset Premium) – quest’altra corazzata Potemkin se la sarebbe risparmiata volentieri.

(Tratto dal libro bestseller “Come rovinare l’unico settore in enorme crescita in un paese che di problemi veri ne ha fin troppi e questo, cari miei, non lo era affatto!“)

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Il bello del Web Marketing

Questi sono i report di Google Analytics che amo 🙂

Il bello del web marketing

Facciamo una piccola crono-storia:

  • abbiamo realizzato e messo online il sito web a metà settembre del 2013 (ecommerce settore industriale)
  • dopo qualche mese il cliente ci commissiona anche i servizi di Web Marketing che partono circa a dicembre 2013
  • lavoriamo principalmente lato SEO e miglioriamo la visibilità del brand online

Risultati:

  • dopo circa un anno il progetto vede realizzarsi un incremento del +275% di visite totali rispetto all’anno precedente (1° trimestre 2015 su 2014)
  • ed in particolare si nota un aumento intenso di visite provenienti da Google (Organic Search)il_bello_web_marketing3

Come spesso accade (non sempre purtroppo) alle statistiche positive si legano anche buoni risultati “aziendali”: il cliente infatti ha riportato un aumento netto degli ordini online ma anche dei contatti provenienti dai canali digitali (coprendo anche il settore B2B).

Tuttavia in questo settore riposarsi sugli allora non è possibile 🙂 ed infatti è stato ottimizzato il sito web per renderlo “mobile-friendly” (PS. il tuo sito web è mobile-friendly? Verificalo qui) ed a breve partiremo con una nuova serie di servizi (Social Media Marketing e Email Marketing).

Le ricette universali non esistono. Ogni progetto è un discorso a sé.
Tuttavia ci sono degli ingredienti che non possono mancare affinché un progetto di Web/Digital Marketing abbia ottime possibilità di successo:

  1. fidarsi ed affidarsi ad un’ottima web agency 😉 strutturata e composta da professionisti seri (ce ne sono tante in giro, non solo la nostra)
  2. pazienza: le cose non accadono da un giorno all’altro
  3. costanza: le cose accadono perché c’è qualcuno che ogni giorno lavora per farle accadere
  4. esperienza: le cose accadono perché si sbaglia o perché qualcuno ha già sbagliato in passato e quindi è capace di non commettere gli stessi errori