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Il figo delle Startup

Ma quanto fa figo dire startup?

Nascono startup come i funghi, chi startup di qua, chi startup sopra, chi sotto: viviamo tutti avvolti in una grande startup.

Chi stratuppa di sera, bel tempo si spera.
Chi non startuppa in compagnia o è un ladro o è una spia.
Startuppo ergo sum.

Una volta si diceva avvio un’attività, mi dedico anima e corpo ad un progetto, sudo e m’ammazzo per un’idea.

Oggi invece si startuppa… ed io ancora non mi sono abituato!

Fastweb e la “vendetta” di Valentino Rossi

Valentino Rossi non è più il testimonial di Fastweb, vero?

Il mitico “Dottore” con un po’ di sano e sottile smarketing (mi fa piacere pensare che lo abbia fatto di proposito) è riuscito nell’impresa di screditare un’azienda dopo anni e anni di pubblicità.

Valentino, grazie!

Dopo le mie disavventure con Fastweb il tuo tweet mi ripaga e mi rende felice :).

Dal Marketing Tradizionale a quello Digitale

Mohanbir Sawney e Philip Kotler alcuni anni fa, consapevoli delle enormi conseguenze derivanti dalla diffusione della Rete e l’adozione di Internet da parte di consumatori, imprese e istituzioni, nel loro articolo “Marketing in the age of information democracy” misero ben in evidenza che:

un marketing efficace nell’era delle informazioni accessibili (marketing digitale) richiede un cambiamento di tre assunzioni chiave“.

In particolare gli autori facevano riferimento alle seguenti trasformazioni nell’approccio del marketing tradizionale:

  1. il passaggio per il ruolo dei marketer da controllori degli scambi a facilitatori degli stessi. Nel nuovo scenario gli addetti al marketing devono rivedere il loro ruolo e facilitare le relazioni con i clienti, ascoltarli, invitarli a partecipare, lasciare che definiscano loro le nuove regole dell’engagement;
  2. i marketer devono modificare anche le policy alla base della loro attività, considerare positivamente le nuove tecnologie e gestire al meglio questa trasformazione all’insegna della trasparenza nelle informazioni, nell’accesso e nelle modalità di comunicazione delle stesse;
  3. bisogna infine considerare il passaggio di tempo ed energie da parte degli addetti marketing dall’acquisizione di nuovi clienti al servire in maniera completa e migliore quelli attuali (che poi attraverso il passaparola sono il miglior canale per nuove acquisizioni). Questo approccio richiede la volontà di capire il proprio target, ascoltarlo, interpretarne i bisogni: dalla customer acquisition alla customer retention.

Questa è la nuova metafora del marketing digitale: da cacciatori a giardinieri.

Invece di cacciare nuovi clienti, il nuovo ruolo del marketing è quello di coltivare una relazione di valore con i clienti e i loro amici.


Liberamente tratto dal libro “Marketing digitale” di Paola Peretti.