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Ci mancava solo Rocco alla Festa della mamma

Rocco Siffredi testimonial di Interflora per la Festa della mamma… che invita a guardare il suo nuovo video… ma dai :-).

Minuto di silenzio per la creatività, evidentemente morta e sepolta, se costretta a questi mezzucci pur di guadagnare mezzo minuto di visibilità!

Rocco Soffredi Interflora

 

The Human Experience

I messaggi pubblicitari standard e le esecuzioni creative convenzionali stanno diventando ormai obsoleti.

Per conquistare l’attenzione e la fiducia dei consumatori, le imprese devono preoccuparsi di meno di quello che dice la pubblicità ai suoi destinatari e di più di quello che fa per loro.

Bisogna concepire la pubblicità come una presenza continuativa e gratificante nella vita dei consumatori.

Estratto da un articolo di Jeffrey Rayport per HBR Italia

La rete, l’esperienza umana e la partecipazione: chiavi del nuovo Marketing

Al giorno d’oggi tutti noi abbiamo l’esigenza di comunicare per offrire ai potenziali clienti/utenti/pazienti/acquirenti/etc. i nostri prodotti e servizi.
Pertanto è necessario improntare strategie e azioni che portino alla vendita, e ciò avviene attraverso il marketing e la comunicazione.

E’ sempre stato così, ma oggi con l’avvento di Internet e dei nuovi dispositivi tecnologici il sistema è profondamente cambiato: nuovi strumenti, nuove regole, nuovi meccanismi per entrare in contatto con il mercato in modo efficace e vincente.

Di queste mutazioni alcuni – quelli più avveduti – se ne sono resi conto, tantissimi altri no e ancora non hanno cambiato il loro approccio.

Spesso la comunicazione pubblicitaria è onnipresente, invadente, scostumata, di conseguenza è ignorata e rifiutata. Gli utenti sono bombardati da messaggi di ogni tipo (spesso inutili) che viaggiano su tutti i media. Le strategie si basano prevalentemente sulla persuasione tramite l’interruzione e la ripetizione, diventando quindi sempre più inefficaci.

Le aziende invece, per avere un certo impatto, devono ripensare le loro strategie. Devono comunicare in maniera non invasiva e diventare sempre più parte della nostra esperienza quotidiana.
Dall’invasività alla partecipazione.

La rete e le nuove tecnologie mobili ci impongono di rivedere completamente i soliti paradigmi. Bisogna riscrivere le regole di marketing e comunicazione.

Ognuno di noi oggi è in grado (spesso anche in maniera inconscia) di evitare i messaggi promozionali tradizionali che non desidera vedere, e dall’altra parte di navigare in rete per informarsi sulle caratteristiche dei vari prodotti, fare confronti e comparazioni, chiedere suggerimenti ai nostri amici, e fare tutto questo ovunque ci piaccia farlo grazie ai dispositivi mobili.

Le cose stanno così. Fermare l’acqua con le mani non è possibile. Il segreto sta nel prenderne atto quando è ancora possibile sfruttare a proprio vantaggio i cambiamenti e le mutazioni che inevitabilmente stanno accadendo.

I successi del Papa e gli errori di Grillo

Due figure distanti, per qualcuno imparagonabili, tuttavia entrambe sulla cresta dell’onda.

Oggi il destino, soprattutto, del nostro paese passa attraverso il loro operato, le loro scelte, la loro capacità di convincere le persone comune su quale strada intraprendere.

Ebbene, analizzandole dal mio osservatorio mi pare che le cose stiano più o meno così.

Cambiamento

Entrambi hanno capito che è il momento di cambiare ed hanno operato fin dall’inizio affinché un cambiamento (seppur parziale, più nella forma che nella sostanza) fosse percepibile.
Il Papa con i suoi gesti e le parole, Grillo – attraverso gli eletti del M5S – rinunciando a parte dei compensi.

Tuttavia il Papa da l’impressione di voler cambiare senza dover necessariamente distruggere. E’ un cambiamento positivo, propositivo, costruttivo.
Grillo invece all’opposto si muove sul terreno della distruzione, radicale, definitiva.

Relazioni

Il Papa sin dal suo insediamento non sì è rivolto solo ai cattolici, ma agli uomini di buona volontà. Soprattutto a quelli che non la pensano come lui. A coloro che sono distanti, disillusi, arrabbiati.

Grillo e i grillini invece odiano tutti gli “altri”. Emblematico il caso della deputata Rostellato che si è rifiutata di stringere la mano a Rosy Bindi.

Comunicazione

E’ proprio su questo terreno (il suo) che Grillo sta perdendo la partita. La comunicazione, oggi, come anche Grillo fino a ieri urlava dalle piazze è condivisione, partecipazione e ascolto. Ed invece, niente. Lui non parla se non da dietro ad uno schermo, gli aderenti al movimento non rispondono alle domande dei giornalisiti, non ascoltano le idee di chi la pensa diversamente.
Insomma un disastro.

Il Papa scende dalla macchina per salutare un disabile e accoglie i familiari di Emanuela Orlandi, ascoltando le loro richieste.

San Francesco

In molti hanno detto (in primis Grillo dal suo blog) che questo è un Papa vicino al M5S , perché coraggioso e affine alle tematiche del movimento; che addirittura è stato fondato il 4 ottobre giorno di San Francesco.
Ma voi ce lo vedete Grillo parlare con gli uccellini? Oppure San Francesco urlare con gli occhi spiritati “sono tutti morti, distruggiamo tutto”?

All’opposto Papa Francesco ha invitato le persone a non avere paura della tenerezza e che solo con il perdono (quindi con il dialogo e la vicinanza) il mondo avrà un futuro.

Insomma, non c’è dubbio che oggi le persone vogliono una netta separazione con il passato, soprattutto quello più prossimo. E non c’è dubbio che sia il nuovo Papa Francesco che quel vecchio volpone di Beppe Grillo lo abbiano capito perfettamente, utilizzando questo malumore misto a speranza che aleggia nell’aria.

Ciò che però mi pare evidente è che le persone dopo la protesta e lo sfogo, vogliono risposte. E le vogliono costruttive, dialoganti.
Il bisogno di cambiamento c’è, ma non è necessariamente accompagnato dalla voglia di distruzione, propria del M5S.

La maggior parte delle persone, seppur con tantissimi problemi e difficoltà, non ha sete di sangue. Non prova talmente tanta rabbia da giustificare l’annientamento (politico, civile e sociale) dell’altro, dell’oppositore, di colui che la pensa diversamente.

In questo appare chiaro il successo trasversale del Papa e gli errori macroscopici di Grillo.