Idee
Test sulla felicità
Potendo scegliere cosa vorreste vi accadesse per vivere una vita felice?
real people, digital inside
Non mi stancherò mai di dirlo: fra online ed offline non c’è differenza. Sono due parti della stessa cosa, due facce della stessa medaglia, inscindibili tra loro. L’una propedeutica all’altra, indissolubili.
Che cerchiamo a fare su Google “Ischia Terme” se poi non prendiamo il traghetto e ci andiamo a godere una splendida vacanza?
Perché stiamo sempre su Facebook se poi non usciamo e ci incontriamo veramente con le persone con le quali socializziamo?
Non ci può essere web senza le persone. Mi pare ovvio,nonostante la famossisima gag di Corrado Guzzanti e l’aborigeno con il quale non sapeve che ca… dirsi 🙂
Così come non ci può essere portale ecommerce senza colui che fa i pacchi e quell’altro che li spedisce. Non c’è booking online di un hotel (prima ho parlato di Ischia, ma anche di qualsiasi altra località) senza la cameriera che rifà le stanze. Non c’è portale senza chi si occupa del data-entry. Non c’è social network senza me che scrivo questa nota e tu che la leggi.
Tutto ciò determina che anche noi web agency non possiamo limitarci a realizzare siti web e piattaforme fatte bene, innovative, stabili, ma dobbiamo immedesimarci nelle persone che ci commissionano il progetto, capire la loro filosofia aziendale, percepire le reali esigenze. Non è facile, ma è l’unica strada per fare le cose fatte bene (checché ne dicano molti): il web è comunicazione, sociologia, economia, etnografia, spesso anche prima di essere informatica e cavi di rete (fondamentali, eh! ma non sufficienti).
Sono sempre le persone che determinano il successo o il fallimento di un progetto, e le persone non sono online o offline. Le persone sono persone che possono e devono essere digitali dentro, devono pensare ed agire secondo le regole del mondo attuale, sfruttare le potenzialità che abbiamo a disposizione.
Insomma, real people, digital inside!
Il Segreto delle Persone di Successo
Ne vale sempre la pena
“Il mio amico non è ancora tornato dal campo di battaglia, Signore. Le chiedo il permesso di andarlo a cercare.”
Disse un soldato al suo tenente.
“Permesso negato soldato! Non voglio che lei rischi la vita per un uomo che probabilmente è già morto.”
Il soldato però disubbidì al divieto ed andò a cercare l’amico. Dopo un’ora tornò ferito mortalmente, ma sulle spalle aveva il cadavere dell’amico.
L’ufficiale gli si avvicino furioso:
“Le avevo detto che non c’era più niente da fare. Adesso mi dica: valeva la pena andare sul campo di battaglia per recuperare un cadavere?!?”
Il soldato, moribondo, con un filo di voce rispose:
“Certo, Signore, ne valeva la pena! Quando l’ho trovato era ancora vivo e ha potuto dirmi: ero sicuro che saresti venuto.”