Stimolato da un post molto interessante di Davide (Kawakumi) Basile mi permetto di dire la mia sulla nuova comunicazione della AS Roma per promuovere la campagna abbonamenti della stagione 2014/2015.
Come molti di voi ricorderanno a maggio ci furono dei terribili episodi che segnarono la finale di Coppa Italia, un ragazzo purtroppo perse la vita e le polemiche post-episodio raggiunsero livelli molto elevati.
Insomma, come è ben immaginabile, il clima che regna all’interno delle tifoserie non è dei migliori. Tra i tifosi romanisti e quelli napoletani è addirittura di guerra aperta.
Ad aggravare la situazione arriva in tackle la comunicazione ufficiale della società romana:
Da umilissimo operatore (ecologico) della comunicazione mi permetto di esprimere tutto il mio disappunto per tale scelta.
In un clima di tensione, rabbia, disagio sociale e così andando avanti, utilizzare i termini “branco” e “caccia“, mostrare i denti, ringhiare, utilizzare le immagini (a destra e a sinistra) di lupi rabbiosi è chiaro che si voglia lanciare un messaggio molto forte, non certo di distensione.
D’altra parte c’è da dire che coloro che hanno realizzato questa discutibile comunicazione hanno fatto delle ricerche, hanno studiato il target, hanno cercato di solleticare coloro i quali che poi acquisteranno gli abbonamenti.
Insomma conoscono il vero animo dei tifosi.
In conclusione, noi (operatori ecologici di cui sopra) siamo co-responsabili della crisi del sistema calcistico, ne siamo parte integrante: a molti fa comodo la guerra, l’odio, l’anti-sportività.
Il problema, come sempre, siamo noi.
Tutti quanti noi, che quando ci uniamo in branco, invece di fare squadra, facciamo sempre delle gran cazzate!