Il messaggio di fondo di un bellissimo libro che ho appena letto è:
la vita non è un giardino di orchidee ma si può scegliere di coltivarle per far cambiare in meglio le cose. Ma se decidiamo di coltivarle, dobbiamo impegnarci ogni giorno per trasformare le nostre esistenze in luoghi belli come giardini.
(La forza del gruppo, l’etica come chiave del successo)
Insomma bisogna diventare dei giardinieri, coltivando relazioni, amicizie, sogni e illusioni, seguendo i giusti principi e valori. Solo in questo modo la nostra vita privata e professionale diventa “bella“, degna di essere vissuta.
Ogni mattina mi sveglio e coltivo il mio giardino per realizzare, o tentare di realizzare, tutto questo, ovvero dare un senso alla mia orchidea:
sentire il profumo dei fiori
vivere in un mondo senza mafie
toccare la rugiada
vivere secondo etica
camminare nei prati
lasciare a mio figlio un mondo più giusto e pacifico.
Probabilmente non saremo noi a godere del giardino di orchidee, ma qualcun’altro, magari i nostri figli o nipoti. Non importa. Anzi, avremo lasciato un segno, piccolo ma concreto, tangibile, a coloro che danno veramente senso alla nostra vita.