Il 3 giugno 2015 verrà ricordato come l’armageddon della tutela della privacy, il giorno dell’apocalisse della profilazione, il momento in cui i BISCOTTI presero il potere!
Tuttavia poi basta andarsi a fare un giro sui sito web delle nostre istituzioni e ci si rende conto che se non si sono adeguati loro forse tutto questo sbattimento è alquanto ingiustificato 🙂
– www.interno.gov.it/it
– www.garanteprivacy.it
– www.quirinale.it
– www.europa.eu
– www.Trenitalia.com
– www.mef.gov.it (ATTENZIONE questa è bella e può fare scuola 😀 qui il bannerino c’è ma non hanno anonimizzato Google Analytics e quindi non vengono bloccati preventivamente i cookie di profilazione)
– e via così come sopra
Insomma la solita cosa all’italiana, un casino tremendo, chi si adegua e chissenefraga! alcuni si gettano dalla finestra, altri che cercano di racimolare qualche spicciolo lucrando sull’ansia e l’ignoranza, altri spengono tutto e si danno all’ippica.
Alla fine il risultato è che si tratta di la cookielaw è una normativa inutile se applicata (male) in questo modo e che non tutela la privacy ma va solo a rendere ancor più caotico un mondo che – tra Digital Guru (che a stento sanno accendere un computer), Fuffa Agency (che vendono pure la nonna in carriola) ed esperti del digitale (inteso come Mediaset Premium) – quest’altra corazzata Potemkin se la sarebbe risparmiata volentieri.
(Tratto dal libro bestseller “Come rovinare l’unico settore in enorme crescita in un paese che di problemi veri ne ha fin troppi e questo, cari miei, non lo era affatto!“)