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Il raccolto

Senza dubbio, i più grandi insegnamenti che ho ricevuto nella mia vita sono le parole di mia nonna. In questi giorni, ce n’è uno che mi torna in mente più di tutti, qualcosa che lei, da brava e appassionata contadina, mi ripeteva spesso:

C’è un tempo per seminare e un tempo per raccogliere.

Come sempre, a fine anno si tirano le somme e si prova a fare un bilancio di quanto ciò che ci eravamo proposti a inizio anno si sia davvero realizzato. Ed io onestamente pensavo – anzi, ne ero certo – che sarebbe stato l’ennesimo anno di semina. C’erano tutte le premesse: tantissimi cambiamenti, ancora più progetti, testa bassa, lavorare, sudare, zappare e zappare ancora. E non è che non lo abbia fatto, anzi, ma…

…ma, inaspettatamente, se metto tutto sui piatti della bilancia, posso dire con assoluta certezza che il 2024 mi ha regalato un incredibile e abbondante raccolto.

Mai come negli ultimi mesi ho ricevuto stima, affetto e riconoscenza da tante persone che mi hanno regalto il loro tempo, mi hanno aperto porte e portoni, proposto strade da percorrere e orizzonti da esplorare. Con la gentilezza di chi lo fa senza nessun secondo fine o particolare interesse.

Ciò che si semina, si raccoglie.

Ed è questo l’insegnamento che spero di trasmettere ai miei figli. Alla fine, soldi, fatturato, successo o aperitivi glamour contano poco se non hai intorno persone che credono in te, ti apprezzano sinceramente e condividono gli stessi valori e – anche se posso sembrare un vecchio romanticone – un po’ di bontà d’animo. Essere brave persone è la semina migliore che si possa fare.

Chi semina vento raccoglie tempesta.

E chi è una brava persona avrà sempre un riparo, anche quando il vento soffia forte.

Il ROI della vita sono coloro che parlano bene di te quando non sei nella stanza e il vero Reputational Value emerge quando entri in quella stessa stanza e le persone che parlavano bene di te sono anche migliori di te. Di molto. Moltissimo. È questa la bellezza (e la fortuna) di aver costruito una rete di fiducia, rispetto e stima autentica.


Sono profondamente grato per tutto quello che ho raccolto quest’anno.

Ecco, dopo semina e raccolto, arriva la gratitudine: è questo il sentimento che porto con me dal 2024 nel nuovo anno. Come quando ti fermi a guardare i frutti del lavoro e capisci che ogni sforzo ha avuto senso. E ora, dopo un breve ma necessario periodo di maggese, è tempo di tornare nei campi, con zappa e rastrello tra le mani e la passione di chi sa che ogni seme gettato porta con sé la promessa di un nuovo raccolto.

Pubblicato da Gabriele Granato

Docente @ LUMSA - Presidente @ Fare Digitale - Papà orgoglioso. Credo nella cultura digitale e nel meraviglioso sorriso di mia moglie.